INGRESO MINIMO VITAL - REDDITORI DI CITTADINANZA SPAGNOLO


VIVERE A BARCELLONA: INGRESO MINIMO VITAL REDDITO DI CITTADINANZA

L’”Ingreso Minimo Vital” (IMV) e’ una nuova prestazione riconosciuta in certi casi dal sistema previdenziale spagnolo, approvato e attivo da pochissime settimane; corrisponde al “Reddito di Cittadinanza” italiano e risponde alle situazioni di mancanza di entrate finanziare e aumento della povertà della popolazione che, purtroppo, segnano un fortissimo aumento in tutti i paesi membri dell’Unione Europea e che, come ben noto, si sono ulteriormente aggravate dall’emergenza scaturita dalla pandemia del Covid-19 che e´stata una vera tormenta abbattutasi sull’economia mondiale, colpendo soprattutto le fasce più a rischio della popolazione.


L’Ingreso Minimo Vital garantisce un ingresso economico minimo a coloro i quali si trovino in condizioni di necessità, soprattutto nei casi in cui i richiedenti non hanno più diritto ad altri tipi di prestazioni, quali ad esempio la disoccupazione (“Paro”).

Se la domanda viene accettata, la richiesta dell’IMV si trasforma in un vero percorso il cui fine e´l’inclusione lavorativa del soggetto avente diritto, e garantisce una forte cooperazione tra vari enti pubblici a tal fine.


Beneficiari individuali:


  • Persone tra i 23 e i 65 anni che vivono sole o che, nonostante condividano l’appartamento con altra/e persona/e, non abbiano con questa/e uno dei seguenti vincoli e che abbiano i seguenti requisiti:
    • Non siano sposati, a meno che non abbiano già cominciato la pratica di separazione o divorzio
    • Non siano uniti da un legame di coppia di fatto (“Pareja de hecho”)
    • Non facciano parte di altre unità di convivenza
    • Abbiano vissuto in modo indipendente durante almeno i tre anni anteriori alla richiesta dell’IMV, a meno che non abbiano abbandonato il domicilio abituale essendo vittime di violenza di genere, abbiamo iniziato pratiche di separazione o divorzio o altre circostanze documentabili che abbiano fatto si che il richiedente abbandonasse il domicilio abituale. Si considera che una persona abbia vissuto in modo indipendente se e’ stata registrata (De alta) nella Seguridad Social durante almeno 12 mesi, continuati o no, sempre che possa dimostrare di avere un domicilio distinto da quello dei propri genitori, tutori o ospitanti durante i tre anni precedenti.
    • Donne maggiorenni vittime di violenza di genere o vittime di tratta di esseri umani o sfruttamento sessuale No tienen derecho a la prestación las personas usuarias de una prestación de servicio residencial, de carácter social, sanitario o sociosanitario, con carácter permanente y financiada con fondos públicos, salvo en el supuesto de mujeres víctimas de violencia de género o víctimas de trata de seres humanos y explotación sexual.
    • Titolari di unita’ di convivenza


Si considerano aventi diritto all’IMV in qualità di membri di unità di convivenza, le persone che hanno piena capacità per “operare” (Ovvero capacità lavorativa) e un’età’ tra i 23 e i 65 anni. Potranno aver diritto all’IMV in qualità di membri di unità di convivenza, sempre che abbiano la piena capacità di operare:  

  • Le persone maggiorenni o minori emancipati, quando abbiano figli o minori in regime di tutela con fine di adozione o riavvicinamento familiare permanente
  • Le persone maggiori di 65 anni nel caso in cui l’unita’ di convivenza risulti formata solo da persone maggiori di 65 anni e minorenni o persone inabilitate per ordine giudiziario


Ad ogni modo, nello stesso domicilio potranno esserci al massimo 2 titolari.

 

Unita’ di convivenza

L’”Unita’ di convivenza” risulta formata da tutte le persone che, vivendo nello stesso domicilio, siano anche unite da un vincolo matrimoniale o come coppia di fatto (“Pareja de hecho”), o da familiari fino al secondo grado, così come persone legate da vincolo di adozione o che risultino tutori legali di altra/e persona/e conviventi.


Si considerano altresì “Unità de convivenza” (“Unidades de Convivencia”):

  • Quelle formate da una persona vittima di violenza di genere che abbia abbandonato il suo domicilio abituale accompagnata da figli o minori adottati o in regime di affidamento e/o familiari fino al secondo
  • Quelle formate da una persona che abbia iniziato la pratica di separazione o divorzio e dai propri figli o minori in adozione o con i quali vi sia un vincolo di affidamento o del quale la persona maggiorenne/abilitata sia stata dichiarata tutore
  • Quelle formate da due o più persone tra i 23 e i 65 anni che vivano nello stesso domicilio pur non avendo alcun vincolo di quelli elencati nei punti precedenti, sempre che abbiano vissuto in modo indipendente durante gli ultimi 3 anni immediatamente anteriori alla richiesta dell’Ingreso Minimo Vital, salvo che abbiano abbandonato il domicilio abituale in quanto vittime di violenza di genere, che abbiano iniziato la pratica di separazione/divorzio o per altre circostanze specifiche. Tale tipo di “Unità di convivenza” o anche i singoli beneficiari singoli dell’IMV potranno condividere lo stesso domicilio con un’altra “Unità di convivenza”.
  • L’”Unita’ di convivenza” deve essersi creata almeno un anno prima (E in modo continuato) immediatamente anteriore alla presentazione della richiesta dell’Ingreso Minimo Vital.
  • Non sarà necessario che l’unita’ di convivenza sia nata un anno prima della presentazione della richiesta nei seguenti casi:
  • Donne che abbiano abbandonato il proprio domicilio abituale in quanto vittime di violenza di genere, accompagnate da figli e/o minori in adozioni o dei quali siano legalmente responsabili, o siano stati adottati così come i propri familiari fino al secondo
  • Persone che abbiano iniziato la pratica di separazione/divorzio, accompagnate da figli e/o minori in adozioni o dei quali siano legalmente responsabili, o siano stati adottati così come i propri familiari fino al secondo
  • Persone vittime di traffico di esseri umani e sfruttamento sessuale
  • Nel caso in cui nell’unita’ di convivenza già esistente si integrino nuovi membri per nascita, adozione, affidamento giudiziario o riavvicinamento familiare permanente
  • Altri casi che si vengano a creare, dimostrabili e giustificabili legalmente


Si considera che l’unita’ di convivenza non verrà rotta per separazione temporanea dovuta a motivi di studio, lavoro, trattamento medico, riabilitazione e altre circostanze equiparabili

Una stessa persona non può far parte di più di un’unita’ di convivenza.

 

Requisiti

I seguenti requisiti devono essere presenti sia al momento della richiesta dell’IMV come quando vi siano revisioni della prestazione, e mantenersi validi durante il tempo in cui si percepirà la prestazione:


  1. Essere residenti in Spagna

I beneficiari individuali o membri di un’unita’ di convivenza dovranno aver avuto residenza legale ed effettiva in Spagna durante un anno immediatamente precedente alla richiesta dell’IMV, in modo ininterrotto, ad eccezione di:

  1. Persone incorporatesi nell’unita’ di convivenza per nascita, adozione, affidamento o riavvicinamento familiare permanente
  2. Persone vittime di traffico di esseri umani o di sfruttamento sessuale, condizioni che dovranno essere dimostrate e accreditate tramite certificati ufficiali delle Autorità preposte
  3. Donne vittime di violenza di genere accreditata e dimostrata ufficialmente ai sensi articolo 23 de la Ley Orgánica 1/2004, del 28 de Diciembre, di “Medidas de Protección Integral contra la Violencia de Género”.
  • Trovarsi in condizioni di vulnerabilità economica
  • Per determinare la condizione di “Vulnerabilità economica” si prenderanno in considerazione sia la capacità economica del singolo richiedente come di quella del resto dei componenti dell’unita’ di convivenza, facendo il computo di queste
  • Tale requisito si compie quando la media mensile delle entrate annuali dell’esercizio precedente sia inferiore di almeno 10 Euro rispetto all’importo minimo riconosciuto come Ingreso Minimo Vital
  • Non si considera in situazione di vulnerabilità economica la persona beneficiaria individuale che abbia un patrimonio registrato, che NON include il domicilio abituale (Ovvero, ad esclusione dell’immobile in cui la persona richiedente vive), di importo uguale o superiore a tre volte la quantità riconosciuta come Ingreso Minimo Vital per una persona singola che, per il 2020, equivale a EUR 16.614
  • Quando si tratti di unità di convivenza, non si considera questa in condizione di vulnerabilità economica quando sia titolare di un patrimonio (Ad esclusione del domicilio abituale), uguale o superiore agli importi illustrati nelle seguente tabella, a seconda della grandezza e tipologia dell’unita’ di convivenza:



Tavola con scala di incrementi e limiti in Eur rispetto all’unita’ di convivenza

    INGRESO MINIMO VITAL

    Non si considerano persone in condizione di vulnerabilita’ economica quelle che, a titolo indivuale o come membri di un’unita’ di convivenza, risultino essere amministratori di societa’ mercantili.

    Per aver diritto all’IMV occorrerà, inoltre, aver già fatto richiesta alle prestazioni alle quali avrebbero diritto (Sussidio di disoccupazione, pensioni, etc..), nonché risultare iscritti come richiedenti impiego (“Demandante de empleo”) nel SOC.


    La prestazione dell’IMV sarà incompatibile con prestazioni percepite da minori a proprio carico, non affetti da disabilità o con grado di disabilità inferiore al 33 per 100.


    Per concludere, si ricorda che tutte le richieste per l’Ingreso Minimo Vital (IMV) presentate tra il 15 Giugno 2020 e il 15 Settembre 2020 avranno effetti economici a partire dall’1 Giugno 2020, qualora fossero approvate, sempre che si compiano tutti i requisiti per ottenere l’IMV a quella data.

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